Il sogno di Carlino con cornice, Carlino dream with frame
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C'era una volta,
un bambino di nome Carlino, che abitava insieme ai nonni e ai genitori in un grande palazzo di una grande città.Trascorreva i pomeriggi alla finestra della sua cameretta a osservare il cielo, spesso grigio, sopra di lui; l'andirivieni delle macchine nella strada; il pesticcìo dei passanti con bambini, cani....
Nel suo palazzo abitavano tante persone, ma nessuno si conosceva l'un con l'altro, nessuno mai si fermava per scambiare due chiacchiere, nessuno mai rideva. Carlino spesso sognava ad occhi aperti, sognava un mondo tutto suo, fatto di cieli azzurri con nuvole bianche che sembravano panna montata, di persone felici, allegre, un mondo dove esistessero paesi a misura di bambino, senza macchine e confusione, e sperava che un giorno lui e tutta la sua famiglia avrebbero veramente vissuto in un mondo così.
Una notte Carlino, mentre se ne stava nel suo lettino, vide una luce filtrare attraverso le tapparelle della finestra, e gli parve di sentire degli schiamazzi, delle risate e qualcuno che lo chiamava con una voce dolcissima: Carlino! Carlino!
Il bambino saltò giù dal letto e aprendo la finestra gli si presentò uno spettacolo meraviglioso: il cielo era divenuto azzurro e una miriade di mongolfiere colorate vi erano sospese con quella leggerezza che possono avere solo le bolle di sapone.
Dentro ad ognuna si intravedevano delle persone allegre, felici, intente a cantare e danzare.... e di lontano su di una nuvola che sembrava fatta di panna montata riesce a scorgere un paesino, "quel paesino" tanto sognato,
quel mondo tanto desiderato. E ancora quella voce che lo chiama: Carlino! Carlino! Siamo venuti a prendervi come tanto avevi desiderato!
E fu così che Carlino e tutta la sua famiglia montarono a bordo di una mongolfiera e partirono per quel mondo che aveva sempre sognato.
Il lavoro di Alessandro Pantani sulle illustrazioni sembra nato dal piacere esclusivo di costruire un angolo di mondo dove a tutti piacerebbe vivere e dove un'atmosfera idilliaca ci riporta a lontani sogni romantici
un bambino di nome Carlino, che abitava insieme ai nonni e ai genitori in un grande palazzo di una grande città.Trascorreva i pomeriggi alla finestra della sua cameretta a osservare il cielo, spesso grigio, sopra di lui; l'andirivieni delle macchine nella strada; il pesticcìo dei passanti con bambini, cani....
Nel suo palazzo abitavano tante persone, ma nessuno si conosceva l'un con l'altro, nessuno mai si fermava per scambiare due chiacchiere, nessuno mai rideva. Carlino spesso sognava ad occhi aperti, sognava un mondo tutto suo, fatto di cieli azzurri con nuvole bianche che sembravano panna montata, di persone felici, allegre, un mondo dove esistessero paesi a misura di bambino, senza macchine e confusione, e sperava che un giorno lui e tutta la sua famiglia avrebbero veramente vissuto in un mondo così.
Una notte Carlino, mentre se ne stava nel suo lettino, vide una luce filtrare attraverso le tapparelle della finestra, e gli parve di sentire degli schiamazzi, delle risate e qualcuno che lo chiamava con una voce dolcissima: Carlino! Carlino!
Il bambino saltò giù dal letto e aprendo la finestra gli si presentò uno spettacolo meraviglioso: il cielo era divenuto azzurro e una miriade di mongolfiere colorate vi erano sospese con quella leggerezza che possono avere solo le bolle di sapone.
Dentro ad ognuna si intravedevano delle persone allegre, felici, intente a cantare e danzare.... e di lontano su di una nuvola che sembrava fatta di panna montata riesce a scorgere un paesino, "quel paesino" tanto sognato,
quel mondo tanto desiderato. E ancora quella voce che lo chiama: Carlino! Carlino! Siamo venuti a prendervi come tanto avevi desiderato!
E fu così che Carlino e tutta la sua famiglia montarono a bordo di una mongolfiera e partirono per quel mondo che aveva sempre sognato.
Il lavoro di Alessandro Pantani sulle illustrazioni sembra nato dal piacere esclusivo di costruire un angolo di mondo dove a tutti piacerebbe vivere e dove un'atmosfera idilliaca ci riporta a lontani sogni romantici